#Approfondimenti | 03/08/2023

L'italiano in Piazza e la Svizzera in concorso

Marina Carta

Riflettori accesi sulla 76.ma edizione del Locarno Film Festival. Tra novità in prima mondiale, tuffi nel passato e star internazionali, c’è spazio anche per i registi di casa nostra. Villi Hermann, Mohammed Soudani, Francesco Pereira, Ben Donateo sono alcuni dei ticinesi in cartellone.

Diversi i vip attesi in riva al Verbano fino al 12 agosto. Oltre a Lambert Wilson, presidente di giuria del Concorso internazionale, e Cate Blanchett, che sarà in piazza Grande il 12 agosto per presentare «Shayda» insieme alla regista Noora Niasari e all’attrice Zar Amir Ebrahimi, figurano anche personalità del calibro di Deva Cassel, Leonardo Di Costanzo, Lav Diaz, Quentin Dupieux, Ken Loach, Joe Lovano, Bertrand Mandico, Ben Platt, Barbet Schroeder e Istvan Szabó. 
La piazza resta il cuore (popolare) della manifestazione. Sono 17 i film da ammirare nell’arena all’aperto, tra cui 9 prime mondiali e 3 pellicole in italiano: «La bella estate» (venerdì 4 agosto), «Non sono quello che sono-The Tragedy of Othello di W. Shakespeare» (domenica 6) e «La città delle donne» (di Federico Fellini, giovedì 10 in seconda serata).
Anche il Concorso internazionale, che assegna il premio più ambito e prestigioso (il pardo d’oro), annovera 17 titoli. «La Svizzera – spiega il direttore artistico Giona A. Nazzaro – è rappresentata da Basil Da Cunha, una delle voci più originali, protagoniste del rinnovamento del cinema elvetico». Il suo film, «Manga D’Terra», sarà proiettato venerdì 4 alle 14 al Palexpo Fevi, sabato 5 alle 18 presso L’altra Sala e domenica 6 presso La Sala. 
Tra le categorie in gara troviamo come da tradizione anche i Cineasti del presente (opere prime e seconde) e i Pardi di domani, comprendente cortometraggi di talenti emergenti e il concorso Corti d’autore. Non mancheranno infine sezioni non competitive, con film fuori concorso in prima mondiale, pellicole dedicate alla storia del cinema (la retrospettiva omaggia la produzione messicana dagli anni Quaranta), ai bambini (Locarno Kids), al cinema dell’America latina e dei Caraibi (Open Doors Screenings) e alla creazione cinematografica svizzera (Panorama Suisse). Programma completo su locarnofestival.ch.

Vetrina per la produzione locale
A Locarno ci sarà spazio anche per i cineasti ticinesi. Tra i volti noti ci sarà il regista Villi Hermann, che con il suo «TAMARO. Pietre e angeli. Mario Botta Enzo Cucchi» è nel cartellone della sezione «Histoire(s) du cinéma: Heritage Online». Mohammed Soudani, anche lui nel programma «Histoire(s) du cinéma» con «Waalo Fendo (là où la terre gèle)», riceverà invece il Premio Cinema Ticino.
Tra i Pardi di domani – nella cui giuria siede anche il ticinese (residente in Usa) Amos Sussigan – troviamo invece Francesco Pereira, che per il Concorso nazionale presenterà «Jaima». 
Meritano infine una citazione il regista Ben Donateo, attivo tra Lugano e Roma, tra i partecipanti alla Locarno Residency, il percorso di sessioni promosse dal festival che guida giovani talenti allo sviluppo della loro opera prima, e il film «Dancing Free» di Elettra Fiumi. Quest’ultimo sarà presentato con una proiezione speciale gratuita in collaborazione con il Lac di Lugano venerdì 11 agosto alle 15 al PalaVideo di Muralto (Palazzo dei congressi). La pellicola racconta di tre coreografe agli inizi della propria carriera selezionate alla prima edizione del festival «LAC Lugano Dance Project».