#Approfondimenti | 19/10/2022

Una storia di passione

Felice Pellegrini

Fondata nel 1942, nel 1981 la Pallacanestro Federale si è unita al Viganello, dando vita a un nuovo club: l’Fv Lugano 81. La società è rimasta nei ricordi di numerosi appassionati per i titoli, gli uomini e le emozioni regalate. Ecco la sua storia.

Dopo la fusione, l’attività della Federale è proseguita dapprima con il movimento giovanile, in seguito con una squadra in I divisione nazionale e nelle leghe inferiori cantonali. Ancora oggi, alcuni «evergreen federalini», ma non solo, con qualche chilo di troppo e qualche capello in meno, si incontrano con entusiasmo per cimen­tarsi con la palla a spicchi nelle palestre di periferia. 
Quest’anno, in occasione dell’80.mo dalla fondazione, si è voluto commemora­re la ricorrenza in vetta al San Salvatore con una genuina rimpatriata di perso­ne che, in un modo o nell’altro, hanno contribuito nel tempo e con ruoli diversi (giocatori, allenatori, dirigenti, avversari, arbitri e amici del club) a scrivere la storia del sodalizio luganese. Un incontro voluto per ricordare personaggi e situazioni esaltanti e per rivivere lo spirito che ha sempre animato e raccolto tante persone, molte delle quali non sono più tra noi. 

Il factotum Gino Panzeri 
Tutto inizia nel 1942, quando un gruppo di amici legati alla Ginnasti­ca Federale Lugano decide di iscri­vere una squadra di pallacanestro alla Federazione cantonale, nata proprio quell’anno. Fin dall’esordio, il co-fondatore e presidente Elvezio «Gino» Panzeri (ex ginnasta, ex calciatore e maestro di educazione fisica) ne diventa il factotum, in grado di provvedere a tutto e a tutti. In pochi a quell’epoca credevano che il percorso della Federale sa­rebbe stato costellato da momenti di grande entusiasmo. 
Alla nascita della squadra maschile fa presto seguito la costituzione del movimento femminile, per alcuni decenni protagonista nel panorama cestistico regionale e nazionale. La società si è pure distinta per l’or­ganizzazione dei famosi tornei in­ternazionali femminili, che hanno visto sfidarsi sul campetto dell’asi­lo di Molino Nuovo le migliori com­pagini europee.