#Stile libero | 25/07/2022

Brunello Perucchi, «architetto» di ponti solidali

Giuseppe Zois

Ci sono molti ponti di solidarietà che partono da Lugano. Brunello Perucchi ci parla di quello lungo oltre settemila chilometri che arriva in India.

Ci sono molti ponti di solidarietà che partono da Lugano in ogni direzione del mondo: dimostrazione del buon cuore della gente verso iniziative di aiuto, sostegno allo sviluppo e affrancamento da povertà ataviche e fame. Uno di questi, lungo più di settemila chilometri, si distende dalle rive del Ceresio e arriva fino nel subcontinente indiano. Precisamente nel Tamil Nadu, a Chennai (ex-Madras) e a Madurai, con diramazioni anche nel Kerala, a Tellicherry.

Tutto partì da un prete suscitatore e convo­gliatore di carità verso i più bisognosi: mons. Luigi Mazzetti, canonico della Cattedrale di San Lorenzo e rettore della chiesa dell’Im­macolata. Un’intuizione che è cresciuta e va avanti da 70 anni, potendo contare sulla collaborazione di figure di ammirevole disponibilità: da uno dei primi affiancatori, Gianni Ballabio, al vescovo emerito Pier Giacomo Grampa. Ma la responsabilità maggiore negli ultimi decenni è caduta sulle spalle di Brunello Peruc­chi, classe 1946, cooptato in questa impresa di bene proprio da don Mazzetti. 

È lui il dinamico «architetto» del ponte di solidarietà che in questi ultimi decenni ha fatto affluire e fiorire in opere la generosità dei ticinesi da Lu­gano alle sponde dell’oceano Indiano. Perucchi è storicamente operativo da Lugano, ma è un uomo della piazza fi­nanziaria che ha interpretato con largo anticipo la globalizzazione con impe­gni sempre più vorticosi. La sua car­riera si distende sul mappamondo in ogni dove: fino al 1998 è stato al Credito Svizzero con varie funzioni: da Chiasso a Lugano a St. Moritz, responsabile nel finale dell’area mediterranea con incarichi a Istanbul, Atene, Montecarlo e Madrid. Uscito dal CS con il rango di managing director (ultimo gradino di carriera prima della direzione genera­le), dal 1999 al 2014 è stato presidente della direzione generale di BPS (Suisse) con sede in Città e con competenza su tutto il territorio nazionale. Dal 2015 è vicepresidente del consiglio d’ammini­strazione dell’istituto: come si vede, un «multitasking» ante litteram.

Dalla sede BPS di via Luvini, Brunello Perucchi si tiene in contatto, esamina, studia, si confronta sui progetti che dall’India vengono inviati alla Fon­dazione Madras-Morbio Inferiore, di cui ora è presidente il vicario generale della Diocesi di Lugano, Nicola Zanini…