Dieci giorni, 29 repliche, 7 talk con gli artisti, la radio on the road e le dirette del team giovani, l’iniziativa sociale del biglietto sospeso, il tandem intergenerazionale Restez Fit!, il nuovo progetto triennale dedicato ai ragazzi «Sentieri Selvaggi» e tanto altro. Tra questo altro, un’altra novità: la Zona franca, realizzata in collaborazione con La Soleggiata e la rassegna Raclette; uno spazio fatto di musica, talk, laboratori creativi e brindisi. A inizio ottobre, la 34.ma edizione del Fit porta in Ticino le creazioni di alcuni tra i più interessanti artisti della scena teatrale e performativa provenienti da Afghanistan, Belgio, Costa d’Avorio, Francia, Germania, Giappone, Italia, Paesi Bassi, Serbia, Spagna e Svizzera.
«Siamo una società che si commuove ma non cambia – rileva il team promotore – Non accumuliamo memoria, ma solo emozioni residue. Dimentichiamo il passato ma ci ingozziamo di un presente fatto di merci e true crime. È questa la strada del non ritorno? Noi proviamo a invertire la rotta, continuando ad essere radicali. A darci appuntamento in un luogo, il teatro, e fare un viaggio, partecipare a qualcosa di destabilizzante, indignarci del nostro oblio. Il nostro è un festival politico, abbiamo indubbiamente scelto da che parte stare, quella della libertà e della democrazia».
…