#Antichi ricordi | 06/06/2025

Le rondini di Montagnola nel 1937; Da dogana a museo

Arriva direttamente dall’archivio dell’Fc Collina d’Oro, ex Us Gentilino, la prima fotografia che pubblichiamo. Ritrae la squadra del Football club Rondine di Montagnola. Un'altra immagine risalente agli anni ’50 mostra la dogana delle Cantine di Gandria.

Le rondini di Montagnola nel 1937

Arriva direttamente dall’archivio dell’Fc Collina d’Oro, ex Us Gentilino, la fotografia che ci ha inviato il nostro abbonato Flavio Varisco di Montagnola. Ritrae la squadra del Football club Rondine di Montagnola, colta dall’obiettivo sul terreno del Campo Marzio nel maggio 1937. «La ritengo interessante – sottolinea Varisco – anche perché sono indicati con precisione dirigenti e giocatori della squadra, tutti ormai deceduti. Però, qualcuno potrebbe rivedere con piacere un proprio famigliare».

Di seguito indichiamo i loro nomi.
In piedi (da sinistra): Pietro Brocchi (segretario), Gualtiero Petrini (presidente), Giuseppe Tettamanti, Giulio Petrini, Erminio Bottinelli, Vincenzo Colombi, dr. Antonio Demarchi (vicepresidente), Primo Pulici (accompagnatore).
Seconda fila (da sinistra): Felice Casanova, Giovanni Stoppa (capitano), Aldo Pulici.
Terza fila, accosciati (da sinistra): Felice Molteni, Adolfo Ghezzi e Luigi Giani.

Da dogana a museo
L'immagine risalente agli anni ’50 mostra la dogana delle Cantine di Gandria quando ancora era denominata Posto Guardie Caprino, perché affacciato sulla riva del lago, ai piedi dei monti Bisnago, Roncaglia e Caprino, poco prima del confine italo-svizzero. L’edificio, costruito nel 1904 per sostituire l’ottocentesca caserma Casa rossa, dal 1921 ospitò solo guardie di confine celibi, per via del luogo isolato e impervio. Nel 1949 vi aprì al pubblico il primo museo doganale, all’epoca popolarmente soprannominato «del contrabbando». L’ufficio doganale fu definitivamente chiuso nel 1993 e in quei locali rimase e si ampliò l’attuale sede del Museo delle dogane svizzero.
Ringraziamo Roberto Genazzini di Gandria, che ci ha gentilmente fornito la fotografia, pubblicata nel suo recente libro «Quella che mi è piaciuta di più» (Tipografia Helvetica).