#Approfondimenti | 12/05/2023

Missione compiuta! Villa Patria è per tutti

Raffaella Brignoni

Una quindicina le candidature per la gestione del Bed&Breakfast di Brusino Arsizio che a settembre aprirà a bordo lago. Il salvataggio di Villa Patria dimostra che se c’è volontà politica, le rive possono essere restituite ai cittadini.

Al di là della recinzione spicca Villa Patria con l’insegna Art déco a indicarne il nome nel quale, forse senza saperlo, si era già scritto il suo destino. La proprietà, costruita a inizio Novecento come casa di vacanza per facoltosi italiani, è diventata uno dei beni pubblici più importanti per il villaggio che si riflette sul lago di Lugano. Acquistata dal Comune di Brusino Arsizio nel 2011, e dopo un lungo iter, è ora in fase finale di ristrutturazione e a settembre riaprirà nelle rinnovate e inedite vesti di Bed & Breakfast. Un progetto sognato, inseguito e realizzato, affinché la storica residenza e i suoi giardini di 1.700 metri quadrati a bordo lago potessero simbolicamente diventare di tutti: questa è la traduzione in pratica di ciò che chiamiamo «cosa pubblica». E così, è iniziato il conto alla rovescia e fra qualche mese sarà possibile soggiornare in una delle sette camere riconvertite a struttura turistica, mentre la popolazione potrà continuare a usufruire del bagno pubblico realizzato nel 2013 nel parco di Villa Patria, cui si aggiungerà un punto di ristoro. 

Siamo a Brusino Arsizio in un sabato di aprile e ci godiamo l’incantevole paesaggio che offre questo bagno libero immerso nella natura sulle magiche rive del Ceresio, mentre attorno a noi due giovani donne hanno steso un plaid e se la raccontano, fitta fitta. Che cosa c’è di eccezionale? In fondo, potrebbe essere la normalità: ogni Comune affacciato sul lago dovrebbe garantire l’accesso alle proprie sponde, ma in un Cantone che ha perso buona parte delle rive diventa una singolarità. 
È un’eccezione virtuosa quella di Brusino Arsizio, che porta con sé una lezione: gli errori del passato possono essere riscattati. Il borgo lacustre dalle dimensioni ridotte, un tempo terra di pescatori e contadini, ha dato l’esempio: non c’è montagna che non possa essere scalata, pardon, non c’è lago che non possa essere attraversato…