#La Tour Vagabonde | 17/02/2023

Risotto, poeti e parrucchiere assassine

Marco Jäggli

Cronaca da La Straordinaria alla Gerra: quel che c’è stato e quel che ci sarà.

Nonostante il successo della serata del venerdì con gli Augenwasser e i locali Monte Mai, l’ultimo sabato anche la Straordinaria ha dovuto un po’ chinare il capo alla festività più amata dai ticinesi, con un’affluenza inferiore alle precedenti. Quello che il carnevale si è preso la sera, l’ha però regalato di giorno, con la risottata a pranzo organizzata dall’associazione Molino Nuovo Viva, che si è rivelata un giocoso caos di bambini e coriandoli, e che viene ripetuta sabato 18 febbraio, sempre a mezzogiorno.
Buona affluenza anche per la «Bell’asta» di Lugano Bella, dove domenica scorsa gli appassionati si sono contesi diversi pezzi di arte locale.
Arte che, peraltro, costituisce un fil rouge di questa convivenza carnascialesca, tra poesie declamate al microfono e forbici di una parrucchiera particolare. Mercoledì scorso, infatti, è andata in scena l’ultima edizione del Ticino Poetry Slam: un «avanspettacolo di poesia orale e prestante con vincitore», usando le parole del fondatore Marko Miladinovic, o, per i profani, una gara tra poeti senza esclusione di colpi, con una giuria estratta a sorte tra il pubblico a deciderne gli esiti. Un formato arrivato in Ticino dal 2014 ma nato negli anni ’80 negli Stati Uniti ad opera di Marc Smith, poeta e operaio, e poi diffusosi anche sulla scia della nascente scena hip hop.

Forbici senza specchio
Per chi invece non ha paura dei colpi di testa, fino a domenica c’è ancora tempo per esporre la propria capigliatura alle forbici della «Coiffeuse Vagabonde» Melissa Paerez, fondatrice a Bogotà (Colombia) delle «Parrucchiere assassine», un collettivo artistico attorno al quale si è sviluppata una ricca cultura alternativa.
Il gioco è semplice: i capelli vengono tagliati senza nessuno specchio e affidandosi completamente alle mani dell’artista, in grado di rimodellare uno dei nostri tratti estetici più personali per cambiare la percezione di noi stessi in modi nuovi e inaspettati, mettendo in discussione il nostro concetto di identità.
Chi scrive non sa se avrà il coraggio di fare tanto, ma potrebbe capitare a fagiolo in un periodo di travestimenti e trasformismi come quello del carnevale. Inoltre, guardando sulla pagina Instagram (@peluqueras_asesinas) i tagli sembrano niente male. 

Foto Ricardo Torres