#La Tour Vagabonde | 03/02/2023

I giovedì alla «Ciclofficina Miao» tra riparazioni e chiacchiere

Marco Jäggli

La Tour Vagabonde si muove anche su due ruote. Non solo spettacoli: alla Gerra c’è anche uno spazio dove gli appassionati possono condividere strumenti e conoscenze per rimettere in sesto la propria cavalcatura a pedali.

La Straordinaria continua a far rumore, ma stavolta non è musica per le orecchie di tutti. Il passato weekend tanto si è discusso infatti dell’interrogazione inoltrata da cinque consiglieri comunali secondo cui la musica della Tour turberebbe i sonni dei dirimpettai di Pregassona. Senza sbilanciarsi sulla questione, possiamo però dire che le orecchie dei presenti non sono state offese in alcun modo dall’ultimo fine settimana di rock, musica sperimentale e spettacoli teatrali che hanno tenuto banco sul palco della Gerra. In questa edizione del nostro reportage sul campo vogliamo però soffermarci su un diverso tipo di evento che ormai, ogni giovedì, ha trovato casa nel bar esterno alla torre. Si tratta della «Ciclofficina Miao», uno spazio autogestito e cordiale dove gli appassionati possono condividere strumenti e conoscenze per riparare la propria cavalcatura a pedali attorno a un bicchiere. 
«L’esperienza è iniziata in settembre allo Spazio Morel, ma per cercare di farci conoscere meglio abbiamo colto la palla al balzo e ci siamo trasferiti qui», ci racconta Romeo, uno dei fondatori del progetto. Lo spostamento, va sottolineato, è avvenuto proprio su due ruote, grazie a un «trabiccolo» che contiene tutto il materiale necessario alle operazioni. 
«Il nostro è un progetto politico per promuovere la mobilità lenta e criticare l’abuso dell’automobile, soprattutto alle nostre latitudini dove manca ancora la cultura della bicicletta». I benefici, secondo Romeo, sono facilmente spiegabili e non solo in termini economici: «La sera dalle sei alle sette sono tutti incolonnati, basta fare un salto sulla bici per superare tutti e fare un sorriso a trentadue denti...». 
E il riscontro? «Maggiore del previsto e intergenerazionale. Parecchie persone, dopo essere passate per curiosità, sono tornate – magari per un cambio delle pastiglie dei freni – e speriamo continuino a tornare». 
Oltre alla ciclofficina in senso stretto, ogni due settimane viene anche organizzata una discussione sulle questioni inerenti al tema: nella prossima, giovedì 9 febbraio, due avventurieri locali racconteranno il loro giro del mondo su due ruote.