#Cultura | 10/06/2022

Da Memphis a Caslano nel nome del blues

Roberto Guidi

Il gruppo ticinese Freddie & the Cannonballs è tra i protagonisti del festival malcantonese alle porte e il mese scorso ha rappresentato la Svizzera all’International Blues Challenge. Chiacchierata con il leader Federico Albertoni.

Quando parla dell’esperienza americana, gli si illumina lo sguardo. Ogni musicista sogna di essere un giorno in Beale Street, quasi tre chilometri di locali, club, bar, ristoranti, divertimento e blues nel cuore di Memphis. Il bassista bellinzonese Federico Albertoni c’è riuscito dopo appena tre anni e mezzo dalla nascita della sua band. Il segreto? Una shakerata di talento, creatività e spavalderia, con l’aggiunta di una goccia di fortuna che non guasta mai. Una formazione nuova per nome e repertorio, anche se la maggior parte dei membri bazzica da tempo i medesimi palchi, ha condiviso esperienze con The Flag, Drivin’ Mad, TreeSize, Bat Battiston. Il gruppo si caratterizza per il fatto di affiancare a pezzi originali standard blues degli anni cinquanta e sessanta. Una sorta di doppia anima. «Esattamente! Infatti il nostro album, in uscita il 17 giugno, s’intitola proprio “Two sides of the same coin”: 9 brani di nostra composizione e 9 cover super vintage».
La qualità della band non è passata inosservata, tanto che nel luglio scorso ha vinto lo Swiss Blues Challenge, ciò che dà diritto di suonare ai principali festival del Paese, alla finale europea del concorso («lo faremo nel 2023 per via del covid») e a quella mondiale, andata in scena dal 6 al 9 maggio appunto a Memphis, Tennessee. «Istituzioni, fondazioni e sponsor ci hanno voltato le spalle, e se abbiamo potuto attraversare l’oceano è stato grazie al pubblico, alla gente che ha aderito alla nostra campagna di raccolta fondi. Non smetteremo mai di essere riconoscenti perché l’esperienza è stata semplicemente meravigliosa. È passato più di un mese e sono ancora al settimo cielo!».
Dopo aver passato i quarti di finale, il gruppo ticinese si è fermato in semi. Ma l’aspetto della competizione è ovviamente del tutto secondario. Le sensazioni forti sono state innumerevoli e Freddie ne fissa tre. «La semifinale al Blues City Café, in faccia al locale di BB King. Bellissimo concerto e ottimo ambiente. E, prima di suonare, abbiamo mangiato il miglior pollo fritto della nostra vita. Al secondo posto metto il viaggio in macchina in Mississippi, una sorta di pellegrinaggio sulle strade del blues. Infine, la visita al National Civil Rights Museum, sorto dove è stato ucciso Martin Luther King». Appena giù dal podio, tante altre situazioni: «L’esibizione all’Hard Rock Café, uno dei locali più prestigiosi della Beale Street, la visita a Graceland, l’entusiasmo della gente per la nostra musica, l’amicizia nata con le altre band, e potrei andare avanti a lungo...».
Per chi desidera sentire dal vivo Freddie & the Cannonballs, segnaliamo – limitandoci al Ticino – i concerti a Caslano (17 giugno), Ascona (27 giugno) e Gordevio (4 agosto). Altre date sono destinate ad aggiungersi e saranno segnalate sul sito freddieandthecannonballs.com. Come si dice in questi casi, stay tuned!

 

Concerti nelle corti e in piazza

Ottava edizione di Caslano Blues da mercoledì 15 a domenica 19 giugno. Grazie alla sua formula originale, l’appuntamento di Caslano può essere considerato come una «festa per tutti»: le prime due serate in sei corti del nucleo, le altre due in piazza, con l’abituale contorno eno-gastronomico in riva al Ceresio. E domenica, chiusura con un aperitivo-pranzo in blues. In totale sono una ventina i concerti con i quali musicisti e band provenienti da tutto il mondo compongono l’allettante scaletta del festival. Dettagli su caslanoblues.ch.