Sorta a Canobbio e frutto di un’iniziativa congiunta tra le autorità locali e gli Istituti sociali di Lugano (Lis), la casa per anziani è in attività.
Le bandiere al vento indicano che «Al Roccolo» c’è vita. I giardinieri sono al lavoro per la sistemazione esterna, ma dentro è tutto pronto e dal 17 febbraio arrivano quotidianamente nuovi ospiti. Per l’inizio dell’estate la struttura, di proprietà per il 60% del Lis e il 40% del Comune di Canobbio, sarà pienamente operativa: gli ottanta posti letto saranno occupati e tutto il personale sarà al suo posto. Per la capo struttura Silvia Bujas sono giorni impegnativi, ma è serena perché tutto procede regolarmente. «La cosa che maggiormente mi rassicura è che sia i residenti sia i loro famigliari si trovano bene». Una pianola comincia a suonare e i tavoli del bar si animano. Siamo al pianterreno della casa, dove si trova anche la sala da pranzo. Luminosa e spaziosa, si affaccia su un ampio terrazzo, che sarà accessibile non appena saranno posate alcune piante e completata l’aiuola con fiori ed erbe aromatiche. A proposito della sala da pranzo, Silvia Bujas precisa che i pasti sono preparati nelle cucine del Centro Polis di Pregassona e rigenerati prima di essere serviti. Una soluzione innovativa che ha dato risultati apprezzabili.
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