#Nel distretto | 01/03/2025

La residenza Al Roccolo si sta animando

Ivan Pedrazzi

Le bandiere che sventolano indicano che nella nuova casa per anziani di Canobbio c’è vita. Frutto di una collaborazione tra le autorità locali e il Lis di Lugano, l’istituto sta accogliendo i propri ospiti. L’abbiamo visitato con la capo struttura Silvia Bujas.

Sorta a Canobbio e frutto di un’iniziativa congiunta tra le autorità locali e gli Istituti sociali di Lugano (Lis), la casa per anziani è in attività.

Le bandiere al vento indicano che «Al Roccolo» c’è vita. I giardinieri sono al lavoro per la sistemazione esterna, ma dentro è tutto pronto e dal 17 febbraio arrivano quotidianamente nuovi ospiti. Per l’inizio dell’estate la struttura, di proprietà per il 60% del Lis e il 40% del Comune di Canobbio, sarà pienamente operativa: gli ottanta posti letto saranno occupati e tutto il personale sarà al suo posto. Per la capo struttura Silvia Bujas sono giorni impegnativi, ma è serena perché tutto procede regolarmente. «La cosa che maggiormente mi rassicura è che sia i residenti sia i loro famigliari si trovano bene». Una pianola comincia a suonare e i tavoli del bar si animano. Siamo al pianterreno della casa, dove si trova anche la sala da pranzo. Luminosa e spaziosa, si affaccia su un ampio terrazzo, che sarà accessibile non appena saranno posate alcune piante e completata l’aiuola con fiori ed erbe aromatiche. A proposito della sala da pranzo, Silvia Bujas precisa che i pasti sono preparati nelle cucine del Centro Polis di Pregassona e rigenerati prima di essere serviti. Una soluzione innovativa che ha dato risultati apprezzabili.