#Di venerdì | 30/03/2023

Lema, un primo «Sì» incoraggiante

Ivan Pedrazzi

Il verdetto pronunciato dalle Assemblee di Astano e Miglieglia e dai Consigli comunali di Bedigliora, Curio e Novaggio è stato inequivocabile. Il progetto di aggregazione è stato sostenuto in modo massiccio dai cinque «parlamenti», con risultati schiaccianti.

Ad Astano, dove hanno votato 34 cittadini, si sono contati 1 contrario e 1 astenuto. A Miglieglia i 32 partecipanti alla seduta assembleare straordinaria si sono espressi coralmente per il «sì». Stessa musica nei Consigli comunali: 15 favorevoli, 2 contrari e 1 astenuto a Bedigliora; 10 favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto a Curio; 14 favorevoli e 1 solo astenuto a Novaggio. Insomma, i tempi sembrano essere maturi per riunire il Medio Malcantone attorno a un solo Comune di 2.600 abitanti e un territorio di 18,5 chilometri quadrati. Sul nome, l’esito del sondaggio popolare – svolto lo scorso anno – ha confermato una chiara preferenza per Lema. 

Il risultato colto nella serata di lunedì 27 marzo è la conseguenza di riflessioni di ordine politico, condotte sul piano istituzionale dove c’è più disponibilità e accondiscendenza rispetto alle strategie del Dipartimento delle istituzioni per la riforma delle amministrazioni locali. In quelle sedi c’è anche maggiore consapevolezza delle difficoltà finanziarie e operative in cui si dibattono piccoli Comuni. E non sfuggono neppure i problemi di partiti e movimenti nel comporre le liste elettorali per il rinnovo degli organi politici. Nel 2021 si è votato solo a Novaggio, mentre a Miglieglia, Curio e Bedigliora si è rinnovato il rito delle elezioni tacite, senza quindi chiamata alle urne dei cittadini. In assenza di candidati al Municipio, Astano è stato addirittura costretto a ripiegare su un gerente incaricato dal Consiglio di Stato di occuparsi degli affari correnti. In queste condizioni l’esercizio democratico è seriamente compromesso. 

Lunedì 27 marzo l’approvazione è stata corale. Il bilancio della serata è di 103 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astenuti. Il messaggio contenuto nel rapporto che delinea il futuro Comune di Lema è stato recepito. Il senso dell’operazione è racchiuso nelle conclusioni della Commissione di studio che ha elaborato il dossier, in cui si prende atto che «il Malcantone si sta riorganizzando e dopo le aggregazioni di Alto Malcantone e Tresa e quella in corso tra Bioggio, Aranno, Neggio e Vernate, è necessario che anche i nostri Comuni si uniscano e aumentino la loro forza economica e politica». Non è una sentenza calata dall’alto, ma la sintesi del pensiero di sindaci e municipali in carica nel Medio Malcantone. Con questo incoraggiante verdetto, il Consiglio di Stato entro l’estate deciderà se adottare il progetto e, in caso affermativo, fisserà la data per la votazione popolare consultiva (verosimilmente in autunno). Sarà quello l’ultimo scoglio per Lema, poi (al più tardi nella primavera del 2025) si eleggeranno i 5 membri del Municipio e i 21 del Consiglio comunale. Meglio, però, non correre troppo: nel 2004 le urne riservarono una brutta sorpresa ai sostenitori dell’aggregazione del Medio Malcantone. Nelle piazze potrebbero covare sentimenti ostili alle aggregazioni, atteggiamenti nostalgici e attaccamenti viscerali ai propri paesi capaci di mandare all’aria i piani discussi nelle case comunali. La missione non può dirsi ancora compiuta.