Dicembre, mese del mio cuore. Regalami profumo di mandarini, con la tazza fra le mani e i piedi in calzini a righe, mandorle e arachidi da tostare e zucchero per fare il croccante. Lunghi rami da trascinare a casa. Pacchi avvolti in carta scrocchiante da spedire. Pino balsamico e campanelle arrugginite. Una torta alla mela. Sciarpe troppo lunghe alla Weasley. Film di Natale da ripetere a memoria come vecchie poesie. Farina, mirtilli e cedro candito. E io sono qui con carta e penna.
Caro Babbo Natale, ti ricordi di me? Sono una femminista, frequentatrice di ospedali e manifestazioni, fiera detentrice dei migliori abbracci sulla piazza e dello humor nero più crudo che tu possa immaginare. Sono mossa da una spinta interiore che mi induce a dare sempre il meglio per essere all’altezza delle delicatezze d’animo di chi incontro. Voglio contaminarmi e contaminare, sbagliare per poter continuamente imparare. Scoprire, scoprirmi, scoprirci. Sono fallibile, ma ben intenzionata.
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