#Di venerdì | 01/06/2022

La città dà i numeri

Ivan Pedrazzi

Due anni di pandemia ci hanno messo a confronto con tabelle, grafici e statistiche. Decisioni politiche e scelte delicate, che hanno inciso con chiusure e aperture anche sulla nostra quotidianità, sono state prese con il supporto di calcoli e proiezioni numeriche.

La matematica e i suoi adepti hanno avuto in questi anni una visibilità senza precedenti.
La Città ai numeri ha sempre dato importanza, lo dimostra la settima edizione di «Lugano in cifre»: allestito dall’Ufficio statistica, l’annuario fornisce indicazioni concernenti territorio, popolazione, scuola, stabili e alloggi, attività economiche, fiscalità e finanze pubbliche, lavoro e occupazione, socialità, sicurezza, cultura, sport, mobilità e ambiente. Fresca di stampa, l’edizione 2022 è stata presentata nei giorni scorsi. È una miniera di cifre dalla quale estraiamo alcune informazioni, evitando la questione demografica, già ampiamente illustrata e commentata.
Gli allievi delle scuole dell’infanzia diminuiscono da 1.340 (anno scolastico 2019/2020) a 1.275 (2020/2021); meno significativa è la flessione degli alunni delle elementari, scesi nello stesso periodo da 2.305 a 2.289 unità. Gli stabili a registro sono 12.486 (+59 rispetto all’anno precedente) e gli alloggi aumentano dello 0,8%, raggiungendo quota 50.075. La percentuale di abitazioni in locazione si attesta al 69%, mentre si registra una generale regressione nel numero di compravendite, donazioni, successioni e mutazioni.
Le attività economiche si riducono del 2,4% rispetto al 2020, passando da 17.743 a 17.310. Sono in perdita quasi tutti i settori, ad eccezione di agricoltura, selvicoltura, allevamento e pesca, delle attività estrattive, del settore energetico e dei servizi predisposti alla fornitura dell’acqua e alla raccolta dei rifiuti.
I contribuenti passano da 45.291 (2017) a 45.673 (2018), mentre sono in leggera diminuzione le persone giuridiche (-1,67%). Il gettito fiscale rimane tuttavia stabile nella variazione dal 2017 al 2018, mentre il reddito pro-capite dei contribuenti progredisce del 4,96%, attestandosi a 57.229 franchi. Stabile anche il numero di addetti nel Luganese, con 56.808 impiegati in città e 54.877 nell’agglomerato.
I casi di assistenza sono 1.772 e riguardano in particolare persone adulte, svizzeri e individui con un basso livello di formazione. Le domande per le prestazioni sociali sulla base del Regolamento comunale sono scese da 951 a 898.
Il parco veicoli conta 53.050 mezzi, con elettrici e ibridi in crescita del 73,6% rispettivamente 54,2%; diminuisce il tasso di motorizzazione: da 621 a 617 ogni mille abitanti. Sono più numerosi i residenti abbonati alla comunità di trasporto Arcobaleno ed è stata potenziata l’offerta sia di linee di trasporto pubblico in Città sia del servizio di bikesharing. Navigazione Lago di Lugano e Funicolare Cassarate-Monte Brè hanno conosciuto un incremento dell’utenza.
La percentuale di consumo di energia rinnovabile rispetto al totale sale di 2 punti percentuali, arrivando a quota 68%. Il consumo di energia elettrica pro-capite è pure cresciuto rispetto al 2020 (4.622 contro 4.272 kWh per abitante). In leggera ripresa i livelli medi di PM10 e di diossido di azoto, mentre sono stati meno frequenti i superamenti del limite di ozono (100 μg/m3). In leggero aumento l’ammontare totale di rifiuti, ma diminuiscono sia la produzione pro-capite di spazzatura sia il tasso di riciclaggio, che passa da 43,2% (2020) a 42,5% (2021). La pubblicazione (consultabile all’indirizzo lugano.ch/città-amministrazione/statistiche) illustra anche i dati dettagliati del consumo per tutte le tipologie dei rifiuti.