Chi ha paura dello «Scurson?»

Annamaria Scacchi-Bottini

Nella mia infanzia mi sono capitati spesso incontri ravvicinati con i serpenti e forse proprio per questo, ora che sono adulta, ne tollero maggiormente la presenza. Il mio preferito è senza dubbio il Colubro biacco (Hierophis viridiflavus), che in dialetto viene chiamato «scurson».

Ricordo che il maestro delle elementari di allora, sapendo che vivevo vicino al bosco, mi incaricava di liberare i rettili che per un certo periodo avevamo tenuto in classe per studiarne la biologia. Così, con la scatola ben salda tra le braccia, mi avventuravo tra gli alberi alla ricerca del «locus amoenus» in cui liberare queste creature. Tra i vari serpenti, il mio preferito è senza dubbio il Colubro biacco (Hierophis viridiflavus), che in dialetto viene chiamato «scurson». Ad affascinarmi è principalmente la sua livrea che – nel nostro Cantone – è spesso nera e lucente, fatta eccezione per il ventre più chiaro. Le dimensioni non sono da meno; i maschi, a differenza delle femmine che restano più minute, possono raggiungere i 150 centimetri di lunghezza! Molto presente in Ticino, il Biacco vive in ambienti diversi fino a un’altitudine di 1400 m s.l.m. È facile incontrare questo colubro nelle vicinanze delle nostre abitazioni, nascosto in un muro a secco o tra le cataste di legna. Nelle belle giornate assolate, ama godersi il sole sui tetti delle case o sull’asfalto. 
Tra aprile e maggio, dopo la latenza invernale, ha inizio il periodo degli accoppiamenti in cui i maschi, nel tentativo di far valere la propria superiorità, inscenano dei veri e propri duelli. In questo periodo, i Biacchi mettono da parte la prudenza finendo spesso tra le fauci dei predatori (rapaci diurni e carnivori) oppure schiacciati dalle automobili. Chi sopravvive, può raggiungere l’«amata» avvinghiandola e formando con lei un nodo indissolubile. Tra giugno e luglio, all’interno di cavità o buchi nel terreno, le femmine depongono 5-15 uova allungate e dal guscio elastico. Due mesi dopo sgusciano i giovani serpenti lunghi una ventina di centimetri. Essi si distinguono dagli adulti poiché hanno un corpo di colore bruno o grigiastro e sulla testa delle squame nere e gialle. 
Il Biacco è un ghiottone e divora praticamente di tutto, anche se nella sua dieta predilige piccoli mammiferi, rettili e anfibi che uccide soffocandoli tra le spire. Laddove vive questo serpente non ci si deve preoccupare di avere topi o ratti in giro per casa! Inoltre, tra le sue prede, sembrerebbero esserci anche altri serpenti come, ad esempio, le vipere. Pur offrendo diversi servigi all’essere umano, siamo proprio noi a costituire una minaccia per questa specie, uccidendola per paura o distruggendone gli habitat vitali. È quindi giusto ricordare che il Biacco non è per nulla velenoso e che per tutti noi dovrebbe rappresentare un valido alleato e non un pericolo da annientare! 

I rettili di casa nostra
Anche se non per tutti l’incontro con un serpente è un avvenimento piacevole, è bene sapere che le specie di rettili presenti in Ticino sono protette a livello federale e cantonale. Sul sito karch.ch è possibile usufruire di una consulenza specializzata e scoprire qualcosa in più su questi animali. 

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sull'edizione del 09.06.2023

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