#Tocco creativo | 05/12/2021

Rosmarino e pesche sulle cime

La cucina, si sa, è creatività, immaginazione e fantasia; elementi, questi, che fusi insieme hanno quel potere grande di rendere l’impossibile in qualche modo possibile.

di Giulia Giabbani

Anche un luogo speciale può arricchire di sensazioni una preparazione culinaria, poiché una pietanza racchiude tanti aspetti. Da una parte c’è il piacere della gola, dall’altra ci sono gli occhi e poi sicuramente anche quell’ingrediente essenziale che non può mancare, quello che gli occhi non vedono ma che le sensazioni muovono. Perché in fondo, come diceva Dalì, anche i segreti si degustano e sono quelli a rendere unico e speciale il nostro rapporto con il cibo.

 

Bianca, dolce e profumata

Ci eravamo fermati al sapore del mare, all’odore buono che incontra quello deciso dei monti. Queste sensazioni ho voluto sperimentarle a 1838 metri sopra la Vallemaggia durante un recente soggiorno in capanna. Un luogo semplice, dove quel poco è capace di diventare molto. Ho pensato a una panna cotta avvolgente, profumata che mettesse d’accordo tutti gli amanti dei sapori particolari. Il dolce bianco, tipico del Piemonte, preparato sulla stufa a legna del rifugio, tratteneva immadiatamente tutti gli ingredienti segreti. Una volta pronta la crema, l’ho guarnita con un tocco mediterraneo realizzato con una composta di pesche colorata di giallo e di rosso-rosa, dal sapore dolce, intenso e profumato di rosmarino. Un insieme dalle mille sensazioni. Sì, perché la pesca regala note dolci e calde, mentre il rosmarino ne rileva il gusto intensificando un amalgama di note avvolgenti che dalle alte cime ci ha riportati alle estati in Provenza o magari in un altro angolo soleggiato. Così nella capanna, fra le pietre lasciate dal tempo, un gusto speciale, assieme al sorriso degli amici, ha saputo riscaldare anche una fredda e uggiosa giornata di fine luglio. 

 

Provatela così

Per realizzare una panna cotta per 6-8 persone vi occorreranno: 5 dl di panna, una bustina di zucchero vanigliato, zucchero quanto basta, una bustina di addensante (tipo Agar-Agar di orgine vegetale). Per la realizzazione della composta procuratevi: qualche pesca a polpa gialla (se desiderate una massa di colore rosa, provate con le pesche bianche), zucchero o eventualmente altro zucchero vanigliato (per un aroma più intenso di vaniglia, provate con i grani estratti dalla bacca di vaniglia), un rametto di rosmarino. Cuocete la panna, con lo zucchero e lo zucchero vanigliato e aggiungete la bustina di Agar-Agar, fino ad amalgamare tutti gli ingredienti. Sfiorato il bollore versate il composto in alcune tazzine, bicchieri o verrines. Ricordatevi di non riempirle completamente, ma di lasciare lo spazio per la composta. Per la realizzazione di quest’ultima affettate le pesche a spicchi, cuocetele con un po’ di acqua, zucchero e aromi (vanillina e rosmarino) fin tanto che saranno morbide. A questo punto, levate il rosmarino. Potrete lasciare i frutti in pezzi oppure mixarli. Una volta addensata la vostra panna cotta, adagiatevi sopra la composta di pesche, mettete al fresco e guarnite con un rametto di rosmarino. 

Estate è tempo di capanne e rifugi alpini, di escursioni fatte al ritmo dei sogni, passando dal piacere della scoperta all’energia della natura e allo stare insieme. Esiste un dolce che trattenga il sapore del caldo e al contempo quello delle alture dove cielo e cime si fondono all’orizzonte?

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sull'edizione del 06.08.2021

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