Ma lo sai chi ho visto ieri? 

di Fausto Sassi

«Ciao Tato».
«Ciao Roberto, tutto bene oggi? Vedo che sei solo con i tuoi macellai. La tua mamma Adriana è andata a ginnastica?».
«Sì, oggi ginnastica. E la tua Adriana?».
«La mia oggi è in atelier, si dà all’arte».
«Dipingete tutti e due?»
«Lei fa calligrafia creativa e in più dipinge. Devo dire che è più brava di me, ma è meno sfrontata ed è un po’ restia a esporre i suoi lavori».
«Tu invece sei senza vergogna!».
«In effetti è un po’ così. Comunque, per tornare al titolo: sai chi ho visto ieri?».
«Come faccio a saperlo...».
«Ho visto l’Antonella».
«Ma dai, hai visto la Clerici? È bella prosperosa come sembra in televisione?».
«Chi?».
«L’Antonella Clerici».
«E chi ha visto la Clerici?».
«Tu, l’hai detto cinque righe sopra!».
«Ma no, ho visto l’Antonella Gabrielli».
«E chi è?».
«La mia maestra di pittura all’acquarello».
«Oh povera diavola, se sei un allievo come mi descriveva il Tato mio papà quando andavate a scuola, sarà sempre sull’orlo di una crisi di nervi».
«Non esagerare, e poi dai tempi della nostra scuola son passati ottant’anni!».
«Vero anche quello. Comunque, allievo Sassi, mi parli della sua insegnante Antonella».
«Va bene, come prima cosa è una donna simpaticissima e ha una pazienza infinita».
«Per forza, per insegnare a te...».
«Ma vuoi piantarla e farmi raccontare?».
«Va bene, non parlo più».
«Dunque, è nata a Milano il 22 febbraio del 1958».
«Quindi è più giovane di te di vent’anni; ne ha sessantaquattro».
«Ma Roberto, non si dice l’età di una signora e poi hai detto che stavi zitto».
«Ma se l’hai detta tu, l’età».
«Ho detto semplicemente che è nata nel 1958».
«Che è la stessa cosa..».
«Ueilà, qui oggi si polemizza! Ma adesso taci un momento e ascolta. A Milano consegue la maturità artistica e poi frequenta l’Accademia di Brera durante quattro anni, luogo di studi che raggiunge facilmente perché abitava proprio di fronte. Si sposa a vent’anni, ancora studentessa e in seguito si trasferisce a Lugano con il marito, che aveva trovato un posto di lavoro come cameraman alla televisione».
«Quindi tu lo conoscevi?».
«Sì, ma non sapevo che avesse come moglie l’Antonella. I due mettono al mondo una figlia e, nel frattempo, lei insegna disegno e tecniche varie di pittura all’Associazione Amici di Sampa, che stava un po’ come Amici di San Patrignano, quindi ragazzi difficili e fuori dai dettami normali di vita. L’associazione era in via Simen, dove una volta c’era la Caritas».
«Quindi qui vicino a piazza Molino Nuovo».
«Esatto. Mi ha detto che, se pur molti erano casi veramente difficili, è riuscita a portare alcuni ragazzi a superare gli esami e quindi l’ammissione al Csia, il Centro scolastico industrie artistiche. Ancora oggi, alcuni di loro le telefonano per sapere come sta e salutarla».
«Adesso capisco come fa a dare lezioni a te!».
«Bambo! Comunque una cosa che Antonella Gabrielli ama è insegnare agli adulti, tant’è che si presta a dare lezioni ai corsi per adulti del Cantone. Mi raccontava che una sua anziana allieva, dopo aver terminato un dipinto, si è alzata, l’ha guardato e ha cominciato a piangere dall’emozione, incredula di essere riuscita a realizzare un’opera del genere».
«Che bello saper emozionare in quel modo».
«Ma anche emozionarsi, caro Roberto: infatti continua a dare lezioni agli adulti nel suo atelier di Ponte Tresa».
«E sua figlia cosa fa?».
«Melanie si è laureata nel 2005 all’Università di Bologna (Dams) in storia e critica del teatro, e ha poi continuato gli studi in Germania. Tra le varie attività nelle vesti di musicista, cantante e ballerina, insegna canto e musica ai giovani. Antonella, invece, preferisce continuare con gli adulti, che le danno tante soddisfazioni. Dice che un adulto sceglie spontaneamente di seguire lezioni di disegno e pittura, mentre a una ragazza o un ragazzo spesso viene imposto».
«E a te chi ha imposto di prendere lezioni alla tua tenera età? Tua moglie che ti ha detto: o prendi lezioni di pittura o...».
«... o cosa?»
«Dicevo così per dire. Perché non fai un bell’acquarello e rappresenti la mia macelleria? Titolo: vita, morte e bistecche a Molino Nuovo».
«Certo che la fantasia non ti manca. Fantasia senza freni!».
«Dai, fantasia senza freni, visto che qui c’è calma piatta, perché non mi introduci nel tuo mondo portoghese?».
«Nel senso?».
«Nel senso che andiamo dalla Portughesa, la Paula, e iniziamo una serie di lezioni sui vini portoghesi».
«Se ti sente la Barbara...».
«E chi è?».
«Come chi è? Tua moglie! Altro che corso di vini portoghesi, ti manda subito a lezioni di pittura dall’Antonella! Dai bagian, nemm!».

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sull'edizione del 07.01.2022

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