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Crescono bene gli squali della pallanuoto

a cura della redazione

Dalla prima squadra, formata da molti giovani, alle diverse Under: bilancio della stagione della società cittadina.

Nato nel 1928 come Società Nuoto Lugano, il club è il più titolato della città a livello nazionale considerando tutte le discipline sportive. Può contare su 17 titoli di campione svizzero – l’ultimo nel 2018 – e 8 coppe. Dopo un paio di piazze d’onore nel 2019 e 2021, nel 2022 il Lugano Sharks ha intrapreso un periodo di ricostruzione con l’inserimento di diversi giovani provenienti dal sempre florido vivaio. La formazione che ha partecipato al campionato di serie A nella stagione 2024/25 aveva un’età media di 22 anni, una delle più basse. Hanno fatto il loro debutto in prima squadra giocatori provenienti dall’Under 16 (Giacomo Geninazzi, Luka Krstic e Cristian Ravetta) e dall’Under 18 (Alessandro Carnovale e Amin Scala). Giovani che prendono esempio e motivazione da colui che è unanimemente definito la bandiera del Lugano Sharks, il veterano capitano Federico «Chicco» Pagani. Il periodo di ricostruzione e di introduzione dei giovani e giovanissimi in prima squadra è ancora nel pieno del suo sviluppo e, per forza di cose, non si possono aspettare risultati eclatanti.
L’ultimo campionato ha visto il Lugano raggiungere il quinto posto e nei quarti di finale dei play-off è stato sconfitto dal Ginevra in due partite combattute punto su punto. Malgrado il finale amaro, durante la stagione si è assistito a un netto miglioramento delle prestazioni, soprattutto contro gli avversari più quotati, a riprova che i giovani si stanno piano piano integrando. Grande merito va all’allenatore Jonathan Del Galdo, in sella dal 2022.

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